Il capriccio di sentirsi diversi

Venerdì sera esperienza locale lesbo-gay.
Sono convinta che si và in questi posti per il capriccio di sentirsi noi diversi e non perchè siano loro i diversi,non credo che quando gay e lesbiche frequentano i locali etero perdano tempo a sottolineare "andiamo in un locale etero".
Alla fine le donne ,pure lesbiche, sono sempre un po più sveglie degli uomini, perchè nonostante tette e culi in vista a mio parere ci hanno sgamate subito:si..gli sguardi non mancavano per carità(ok,qualcuno insistente..), ma probabilmente mancavano i nostri di risposta e si sono limitate ad apprezzare senza particolari approcci..risultato:anche se hai il perizoma in vista loro hanno la finezza di capire che possono guardare ma non toccare,sensibilità che manca spesso agli uomini..ma io continuo a preferirli,pure insensibili.
C'è da dire però che in questi ritrovi secondo me, scatta un po la molla della provocazione,non sò quale sia il motivo: forse ti senti spinto ad osare di più usando la scusa che sei lì per gioco?c'è da rifletterci..e forse anche da divertirsi.
Week end che finisce sulla spiaggia,dopo un tragitto in auto straripante di sole donne (in omaggio al tema gay-lesbo)con finestrini aperti e musica alternata tra genere ska spagnola e quel che passa passa..(in gloria al periodo confuso che stà sfasando un po tutte...) con vittoria stracciante mia e di Ila alla bisca clandestina della briscola con il "Bancario" che ringhia ancora di rabbia: colonna sonora dei titoli di coda:"in questo mondo di ladri.."di Antonello Venditti.