Wednesday, August 15, 2007

LA DUNA DEGLI ORSI e di tutto un po'..

Sotto il cielo stellato,mimetizzati tra la sabbia della Duna degli Orsi c'eravamo noi stanotte.
Anime un po randagie e multiformi
Cade una stella cadente e rido alle battute di due amici,rido anche alla mia confusione di vivere.
Cade una stella e dovrei esprimere un desiderio ma non sò cosa domandare..ho forse troppo da chiedere o forse nulla.
Mi domando, a che grado di felicità sono arrivata rispetto a quello degli amici che mi circondano, ognuno ha occhi diversi e corre su un treno diverso dal mio, siamo qui perchè i binari ogni tanto si incrociano.
E' strana per me questa notte di ferragosto,la mia testa è molto più piena rispetto ad un anno fa, ,sono sola stesa sulla sabbia per pochi minuti e non mi sento affatto sola, sò di non esserlo,c'è qualcosa di voi qui intorno, c'è qualcosa di me qui dentro che non ha più paura.Di cosa?di me.Di stare con me e me.
Abbiamo imparato a vivere "io" ed "io".
Ci dividiamo il regno, nonostante l'umore dell'una o le domande indiscrete di questa sveglino nel cuore della notte e turbino la serenità dell'altra.Ma è necesssario.
Non mi tratterrò dal mio solito tributo al mare,
supremo dittatore delle notti come questa, che mi regala la capacità di portare la mente ai pensieri vicini a ciò che mi rende regina.. fino ai pensieri legati a ciò che mi rende mendicante nel mio regno.
Quante cose abbiamo ancora da dirci io e questi compagni di viaggio, quante ce ne siamo dette,quante non dette, quante sono servite e quante servirebbero ma sono ancora chiuse dentro.Forse perchè ognuno al suo treno, e non si possono forzare i binari,ci si incrocia quando è tempo.. tempi soggettivi e imprevedibili.
Sono un po malinconica ma malinconica di stupori che ancora non realizzo di domande che, fortunatamente, non mancano mai.
Ho trent'anni e stasera mi accorgo che ho riacqusitato negli ultimi anni molto della naturalezza della mia adolescenza,voi non ci crederete, ma un po l'avevo persa..la vita ci prova sempre un po ad imbavagliare "il fanciullino",ma ho recuperato la capacità di farmi amare d'istinto.. quando io sono d'istinto,quando..,quando mi scordo di mettere la matita nera sugli occhi prima di partire ma in compenso ho voglia di ridere e potrei essere perfino più bella, e rompo le scatole perchè ho fame o freddo e sempre una felpa di scorta, me ne esco con la mia aria distratta un po sempre sulle nuvole, non sò da dove diavolo nasca il fiume Pò..ma vi posso leggere una poesia,una per ognuno di voi che.. stia bene ad ognuno di voi
Lasciatemici sulle nuvole vi giuro..io vi farò sempre salire,sarete sempre i benvenuti,avrete sempre il meglio di me,vi è concesso ridere di me se ridete con me,questa è la "me" migliore la più pura,questa è la me senza paura di me,nientetrucco niente inganno,chi ha amato questa me,credo non sia mai stato deluso.
Questa canzone la dedico a me stessa, sempre per quella teoria che farsi un regalo ogni tanto fa bene..)e forse anche perchè amo pensare che per qualcuno, sarò, sono, o sono stata..un po tutte queste strofe.
ME GUSTA COMO ERES (JARABE DE PALO)
"Come una barca fatta di carta che quando si bagna affonda,

come un frutto che a ogni morso la testa mi confonde,
come una fiamma che si muove e al vento non ubbidisce mai,
mi piace come sei
come una bilancia che pesa il tempo la solitudine e il silenzio,
come un buco nell'universo da dove arrivano i sogni,
come una cesta da riempire e da non vuotare mai,
mi piace come sei
come una ferita dentro al cuore che non fa male
mi piace come sei
come una finestra che anche chiusa lascia passare l'aria
una figlia una madre una donna nella mia vita
come una nuvola gonfia d’acqua che nutre la terra secca,
come la lana che mi protegge quando l'inverno arriva,
come la candela che resta accesa e che mi fa luce nell'oscurità,
mi piace come sei
come la strada che mi porta sempre nel luogo esatto in cui voglio arrivare,
come quel posto lontano dal centro dove mi fermo a riposare,
come una patria senza bandiera dove sentirsi liberi
, mi piace come sei"