Tuesday, September 30, 2008

POLEN..TITTI

Due immagini di vissuto,due corridoi di sensazioni.
Tre donne seduta a tavola in una cucina anni 50,con odore di mortadella e di muri umidi e qualche zanzara di troppo.
Dove ci porta la vita.
Lontane e vicine con un kg di gelato al cioccolato variegato liquirizia ad addolcire i dolori di incomprensioni e affetti e festeggiare felicità inaspettate. A ricordare infiniti giorni passati assieme opinioni volti,giochi avventure luoghi che vi accomunano che ci hanno unito,diviso,che ci hanno scoperto amiche.
In questa casa nuova che non è la”mia” casa, un cena può bastare a scaldarmi il cuore a riempire le crepe dei muri e non solo.
Vivere sola e vivere ..o semplicemente continuare a vivere .
Poi di colpo buttata con allegria e stupore tra odori profumi e ciarlare del sud… tra Sardegna e Sicilia condividendo la quotidianità con le mie coinquiline.. percepire che il tuo essere”polentona,” così come si usa dire per sottolineare scherzosamente quella radice buffa dell’ essere Veneto..e non potrebbe esserci definizione migliore: accento e costumi.. di odore di nebbia, di campagne e arbusti, feste che sanno di grano spezzatino polenta e salame… legna…;e poi ancora di citta’ e luci, portici pieni e negozi eleganti,università mercati,colori.. radicchio, pane bianco morbido, aperitivi un po snob un po multietnici ,giri in bicicletta con le sciarpe sul naso.. e nulla a che fare con slogan idioti di politici mediocri.
Fracasso e pace.
Come diceva Gaber dell’essere Italiano..io potrei dire dell’essere veneta.:”per fortuna o purtroppo..lo sono...per fortuna o purtroppo.. lo sono
..per fortuna…..lo sono”

Un grazie particolare per aver svegliato la mia ispirazione ultimamente impigritasi a..
“Officina Francavilla”
www.officinafrancavilla.it..
Polentitti.