Monday, October 12, 2009

Tutta colpa della pattumiera "col filo"...

Avevo più o meno dieci anni o forse di meno, i miei genitori mi portavano con loro nelle varie maratone per negozi d'arredamento, a scegliere quelli che sarebbero stati I mobili della nostra casa:io mi annoiavo parecchio all'inizio, poi con l'aiuto di mia madre trovai il modo di vedere il lato giocoso di qui pomeriggi a mobilifici.
La mie preferite erano le cucine: mi divertivo ad aprire lo stipite sotto il secchiaio per vedere se la pattumiera era attaccata "col filo" ed il coperchio si apriva meccanicamente o meno, in seconda battuta c'era la lavastoviglie o meglio scoprire in quale stipite si nascondeva il famigerato elettrodomestico; gradivo anche le camere da letto ed i tappeti pelosi che la moda seconda metà anni ottanta amava proporre :sterminati tipi di tappeti di pelo animale (o finto animale ) sui quali rotolavo sperando di farmi scoprire da mio padre che rideva, e blaterava qualcosa su quanto li trovasse orribili.
Adoravo le camere in stile veneziano con quei fiorellini dipinti sulle porte vicino alle chiavi degli armadi e anche la camera dei Puffi..mai miei non me l'hanno voluta comperare ..per fortuna. Col tempo scoprii anche le sedie da scrivania con rotelle..ci facevo qualche giretto,su e giù: all'epoca non sapevo che una di loro avrebbe ospitato il mio sacro sedere per circa quindici anni e tutt'ora è mia compagna quotidiana.
Ieri, a 24 anni di distanza da questi ricordi mi sono ritrovata a girare per negozi d'arredamento alla ricerca di un tavolo per la casa del mio ragazzo che è poi, da giugno di quest'anno, la casa dove abito:a fine serata non ho più retto, crollando in un fiume di lacrime comprensibilmente difficile da capire per chi mi stà accanto. Ho deciso di scrivere questo post..per spigare che è tutta colpa della “pattumiera col filo..dei tappeti pelosi..delle camere dei Puffi..se ieri finchè giravo in quella fiera della casa non ho potuto far a meno di pensare a quanto mi manca mia madre, non ho potuto far a meno di immaginarla commentare vicino a mio padre le scelte d'arredamento della loro figlia;percorrendo I padiglioni in lungo ed in largo sentivo respirare forte quella parte di lei silenziosa ma sempre presente, lì nascosta ma pronta a ricordarmi le cose che ho da lei ereditato, tra queste anche il gusto dell'arredamento...l'amore per il legno,per gli interni luminosi, per I tessuti colorati, soprammobili etnici..le forme morbide e semplici, la praticità, l'ostilità per le forme d'acciaio e gli spigoli :da lei ho acquisito il concetto che casa è direttamente proporzionale a “calore”nel senso più ampio del termine.
Spero che chi mi stà accanto mi perdoni, se a volte cerco di dare a questa casa, forse inconsciamente, forme e colori immaginando il sorriso di mia madre nel guardare I miei copri divano arancioni, I fiori gialli e le pareti immacolate pronte ad essere riempite da fiori e meraviglie..
Nel salotto di casa mia ci sono quadri colorati di farfalle sgargiati..mia madre li ha fatti fare apposta.. così che anche per gli inverni piu freddi e duri.. ci fosse assicurata un po di primavera.