Monday, January 22, 2007

FILOSOFIA.. DELL'INTIMO

C'è aria di neve tra i portici di Padova.
Ho le mani fredde ma il collo caldo ,segno di un residuo d'agitazione rimasto dopo il colloquio di lavoro, sensazione aumentata dal pizzichio della lana grezza della sciarpa.
Ho voglia di distrarmi,cammino veloce con una mano appesa alla tracolla della borsa(abitudine che non riesco a perdere),entro in un negozio di una grossa catena d'intimo.
E' divertente osservare le donne alle prese con l'intimo:ce una cicciottella sorridente che non si priva dei capi più sexy,è gentile e mi aiuta a raccogliere un attaccapanni che ho fatto cadere;una secchetta che si dà ai colori accesi con la mamma che le tiene il giubbotto con aria spazientita,alcune ragazze patite dei capi stile ginnico (capi di solito di color grigio..non li amo),una presuntuosa che spinge fastidosamente e compra cose che in realtà farebbe meglio a regalare alla ciciottella di prima(sicuramente le userebbe più di lei)
Mi guardo un po intorno,ce troppa roba e io sono in difficoltà,alla fine vado verso il nero:
non ho la fissa del nero,ma parto sempre da quello per poi spaziare.
Però ammetto che l'altra sera cercavo uno slip bianco e ho dovuto constatare che ne ho solo uno.
In realtà poi compro anche rosa,e più di qualcosa a fiorellini.Niente culotte,in questo negozio sono tutte troppo grandi;ammetto anche che quelle che ho è perchè me le regalano:non è che non mi piacciano,ma non sò perchè di mio non ne compro,però quando me le regalano allora le metto.
Niente troppi fronzoli ma nemmeno semplicità assoluta.Non sono di gusti facili,e di regola sempre un po di cotone,pure qualche fiocchetto di raso.Mipiacciono le cose morbide,anche le trasparenze,ma che siano morbide:e non per chi le deve toccare,ma per me che le devo mettere,sia chiaro.Non compro mai intimo pensando agli uomini:sono dell'idea che l'intimo sia un nostro vezzo,come un fiocco che ci piace mettere alla fine della confezione sul regalo,una sciccheria di cui voi uomini potete gioire,ma che ha il suo momento topico quando lo indossiamo noi davanti allo specchio gustandoci la scelta,la sera che decidiamo di metterla.Non si può sacrficare la seclta del fiocco pensando a chi si donerà il pacco regalo:considerando che quando scartate spesso non vi soffermate molto sulla confezione.
Faccio qualche altro giretto tra i capi,ogni tanto guardandone qualcuno sorrido perchè con la fantasia lo abbino a quacuna delle mie amiche,più o meno sò dove ricadrebbe la loro scelta.Sò anche cosa ognuna di loro comprerebbe a me.Le amiche più care potranno cannare a regalrti un maglione,ma non ti deludono mai sulla scelta dell'intimo.E' un po come una nomignolo di riconscimento del club,ognuna consce quello dell'altra ma solo se fai parte del club.
Esco dal negozio,entro in un bar e prendo un caffè.E'un caffè lungo,ma non abbastanza..per consentirmi di allungare la sosta.
Mi regalano un pasticcino:tra il dolce ed il salato,un po come i miei pensieri.
I miei pensieri oggi sono un po una zattera, devo ancora decidere se rischiare di vedere dove mi che mi portano.. o se chiedere soccorso a qualche nave e lasciarli nufragare tra le onde...
Come di routine non c'è post che si rispetti senza 4 righe di melodia,di poesia,o di follia..
".....Una metafora come si fa? Mi viene una poesia o la verità.
Ti fermeresti per la scena ancora un po', che ti riprendo?Avevo voglia di prestarti qualche cosa o solamente di riuscire a fare tardi...con la scusa di parlarti, e di toccarti e di salvarti...."
Tratto da: COCCODRILLI di Samuele Bersani

Saturday, January 20, 2007

ARTE.. E CACCA DI MUCCA

Post presuntuoso .
L'Arte.Rifletto sulla Dea Arte e suo senso(ma l'arte ha un senso?) Arte e il senso che ha per me(sottolineo PER ME..così non mi accusate di fare sermoni ).
L'arte girandola multiforme,senza limiti nelle sfumature dei colori ,cortigiana grassa e goliardica di venti infiniti provenienti da mille direzioni,noi si soccombe alle sue carni opulente ai racconti delle sue vite infinite,poco importa che lei sia verità o menzogna,assassina o vittima,strega o fata,forza o debolezza,pazzia o rigore estremo:
unica cosa che una profana come me non perdona è l'abbruttimento.
Non concepisco arte come abbruttimento ,abbruttimento degli stimoli inflitti intendo.Io credo che lo'cchio umano sia fatto per essere portato al sublime e al sublime si può tendere anche gurdando la cacca di una mucca volendo..però si perdoni hai profani se vedono solo una cacca d mucca.Poi io posso allacciarci il salvagente dell'immaginazione e metterci quache margherita i fiori e spaziare,ma io sono una creatura fortunata e suddita dell'immaginazione,non vivo alla corte della dea Arte, ma sono una stracciona fortunata che almeno spia dalle finestre..Ma l'arte ,o meglio chi si propone suo messaggero/giullare/discepolo..sia magnanimo e pensi a portare al sublime anche chi vorrebbe volare in alto,chi ancora vuole credere che avvicinandosi timoroso e conscio delle sue manchevolezze alla corte dell'arte potrà comunque vedere un po oltre, ma senza tradire la sua umile percezione che una cacca di mucca è una cacca di mucca.
Mi perdoni qualche artista d'avanguardia, se sono una nostalgica dell'arte alta,altssima e quindi più povera e umile e pofumata.. come la pittura sull'olio delle vecchi botteghe di Firenze,Venezia,Siviglia, come gli occhi di pietra di Michelangelo,come il sapore di legno che mi lascia in bocca l'ancia del mio sassofono (che per altro adopero male) ..come l'idillio di suoni di voci di di Freddy Mercury e Montserrat Caballè ; mi si perdoni se chino il capo,chino il capo solo allo stridio del cuore di Eugenio Montale nell'urlo di un "Debbo riperderti e non posso..",ai sogni di Pirandello, se credo che Leonardo nel sorriso di Monnalisa abbia scoperto gli inganni di noi maghe moderne,mi perdoni quache artista d'avangurdia se ho nostalgia della noia sui banchi di scuola della noia che mi procurava un D'annunzio..delle mie dispute energiche su Verga perchè io la penso come O.Wilde.."alcuni uomini hanno perso la capacità di dare dolci nomi alle cose"..e mi rifiutavo(già all'epoca convinta che una pagina scritta valeva ben una lotta..) di osannare chi manifestava l'idea che la letteratura è saper chiamare vanga una vanga..ma mi chinavo mi chinavo lo stesso.. perchè loro erano pur sempre veri discepoli di lei, alti e fieri nonostante venerassero lei,l'arte,sotto altri bardamenti.Ma io piccola campagnola profana ed egoista,che dall'arte succhia a occhi socchiusi,per chè i miei limiti forse non mi concederanno mai di aprezzare in toto lo splendore della sua veste(troppa luce per occhi di una creaturina come me che poco sà e poco ha imparato degli imperi illimitati della grande dea..se non che non potevo vivere senza le sue ancelle "musica e letteratura "ma mi accontento anche di baciar loro i piedi di nascosto..)io dicevo, voglio ancora godermi un po del piacere del sublime,dell'illusione che lei è l'unica bellezza che non disdegna di farsi ammirare nemmeno da chi non è ammesso alla sua tavola eccelsa.
E voglio che mi si conceda..che la cacca di mucca, è solo una cacca di mucca,e ribadendoche io,solo umile mendicante alla corte dell'a dea Arte, mi accontento di sbirciare dai velluti delle tende della magnifica,io stracciona dignitosa mi prostro a LEI,non certo..a una cacca di mucca.
Ma guardo volentieri anche le cacche di mucca,così avrò sempre un termine di paragone.
Amen.
"L'emozione per l'emozione..è il fine dell'arte" OSCAR WILDE

Wednesday, January 17, 2007

STREGHE e..poesie d'amore

Post scritto in fretta,mi perdonerete gli errori di ortografia,il pc mi stà facendo impazziere e va e viene dalle riparazioni.
Caso vuole che domenica sera ci si ritrovi davanti un film che sembra un esilarenate omaggio al carnevalesco spettacolo di rapporti uomo donna che mi circondano.Il film è "il prescelto" classica regia maschile su un utopica isola dove le donne,viste da invasate che hanno rovesciato i ruoli soggiogando i maschi,invasate dicevo con il gusto un po retrò per il bucolico(altro non sanno fare le poverette che darsi all'apicoltura..non sia mai che la fantasia maschile veda un clan di esperte informatiche o difemmine ingegneri a far loro le scarpe,per carità..)che usano i maschietti solo per procreare relegandoli poi ai margini se sono fortunati...se invece sono sfortunati,finiscono come il protagonista:arrosti.
L'unico modo per esorcizzare un futuro dove le donne hanno il predominio,è spesso farle scimiottare riti ancestrali con maschere che richiamano un po la venezia del 700 un po i riti wodoo..insomma patetico.In realtà è vero che noi donne abbaimo un po il gusto del rituale,ma i nostri rituali non richimano certo quello che la limitata fantasia (mi riferisco al regista non generalizzo) maschile propina:in realtà il"clan"si riunisce davanti al caffè quando una delle "sorelle" lamenta qualche difficoltà di vario tipo, il"clan"è sempre disponibile,e se il problema è un problema di cuore la riunione è sempre stimolante..ma rilassatevi:non abbiamo ancora preso in considerazione di farvi bere di nascosto qualche intruglio di fegato di topo e se di notte vi accarezziamo i cpaelli non abbiamo intenzione di staccarvene due o tre per aggiungerli alla pozione.Però io riconsidererei l'idea nei casi più gravi..:)Tremate tremate le streghe sono tornate!!!
Il film finisce con il protagonista fatto arrosto..mi pare che foste voi quelli che amavano farci secche in quel modo plateale e poco fantasioso.Detto questo, noi il protagonista non l'avremmo fatto fuori:la megera della pellicola,fosse stato per noi avrebbe ceduto davanti all'occhio ceruleo del bellimbusto,conscia della sua limitatezza mentale..ma che volete..si sà..è l'amore che ci frega ogni volta.
Detto questo,non vorrei che scambiaste i miei ultimi post per un invettiva! credetemi uomini io vi adoro. Ogni tanto qualcuno l'ho sacrficato ok..ma prendetevela con chi mi ha messo il cuore nel tritacarne.Scherzi a parte,vi adoro,la vita sarebbe incredibilmente noiosa senza di voi,siete una specie affascinante e..un tantino esilarante..permettetemi và!
Detto questo chiudo in velocità con 4 righe appena più personali.
Si è accennato alle poesie d'amore ultimamente.
I miei poeti preferiti sono altri, ma se mi chiedete una poesia d'amore,la mia testa va subito a questa( Il perchè e per come..forse nei prossimi capitoli)
"Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna dalla mattina alla sera.Insonne.
Sorda.Come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo.I tuoi occhi saranno una vana parola.
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattino
quando su te sola ti pieghi nello specchio.O cara speranza.
quel giorno sapremio anche noi
che sei la vita o sei il nulla.

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
(CESARE PAVESE- Verrà la morte e avrà i tuoi occhi- 1951)

Sunday, January 07, 2007

LO ZOO DI VETRO

Mi piace pensare agli uomini e alle donne come a uno zoo di vetro,dagli equilibri magici e precari ma effetto spettacolare(non c'è nessun riferimento al pezzo teatrale a al film famosi, perchè ne conosco l'esistenza ma non ho mai avuto piacere di vederli..);una volta ne avevo uno piccino sopra il pianoforte, ma ad ogni suonata un po piu energica le vibrazioni facevano tremare gli esserini e tra milioni di tintinniii succedeva un disastro,ho dovuto spostarlo.
Si è parlato a non finire delle difficoltà di comunicazione tra uomini e donne in realtà credo che semplicemente bisognerebbe amettere non che noi siamo diventate cacciatrici e voi le prede spaventate..ma probabilmente che noi per natura abbiamo un senso del pericolo più affinato sia da prede che da cacciatrici,il quale ci permette di recepire sensazioni molto più sottili che allertano i nostri recettori emozionali e fisici,e di gustare i momenti in cui(tal senso del pericolo) decidiamo di sfidarlo con la nostra avventatezza.Il nostro senso del pericolo ci consente di aprezzare la sottigliezza di qulcuno che ci passa un bicchiere d'acqua e per sbaglio ci sfiora una mano, perchè se a pelle quella persona per noi ha potenzialemente qualcosa di diverso rispetto ad un altra, partendo dall'essere semplicemte piu o meno simpatico/gradita per arrivare a piu o meno interessante/desiderata..il nostro senso del pericolo ci permetterà di godere di un segnale leggermente diverso in ogni caso:adesso non fatevi venire l'ansia ogni volta che mi passate a tavola un bicchier d'acqua va là,:) perchè sò che a leggere certe cose vi fate sempre prendere un po dal panico.La mia è una teoria, per me vale poi magari vi sedete vicino ad un orsa, che non si acccorge nemmeno se avete un profumo sgradevole, ma questo non è un mio problema. Tornando a noi,provate un po a pensare ad il ragno e alla sua tela,quando si avvicina un altro insetto nonsa ancora se sarà preda o cacciatore ma credo che se esce disinvolto a mostrarsi significa che non lo teme:insomma se seduta vicino a voi sono disinvolta con un vestito iper scollato,state sicuri che non vi temo affatto,il che può avere vari significati,ma uno certo è che non vi temo; significa che non ho alcuna recezione la quale mi faccia pensare che potrei rischiare qualcosa di me (e non intendo in senso fisico o non solo),può darsi che mi interessiate come no ,o che semplicemtne mi senta del tutto a mio agio ma in questo caso è anche probabile che se vi avvicinerete io divertita e spavalda.. vi mangerò:) :) :)...mentre invece se rimango nel mio spazio vitale e fingo di non avere le tette, vuol dire che vi stò studiando e che potrei perdere tempo e parole con voi e non vi morderò..adesso però stavo sherzando davvero, giuro:)
Pensate quando si è in compagnia mista, e ci si deve sedere a tavola o al cinema, riflettete su dove una donna decide di sedersi: se credete che lo faccia sempre a caso allora meglio che non proseguiate nemmeno a leggere, perchè siete proprio senza speranza.Otto volte su dieci, comunque una donna sa sempre dove e perchè si mettrà a sedere in quel posto ; qui vi dò atto che è impossibile indovinare,perchè sappiamo fare il tutto con un noncurnza e indifferenza da copione,quasi impossibile la varietà dei ragionamenti mentali che si nascondono dietro alla scelta di un posto a sedere accanto a voi piuttosto che ad un altro.Se siete fortunati ci mettiamo vicine perchè è quello che volevamo, ma non è certo la regola, f0rse solo quella delle più coraggiose (adesso inutile che speriate che vi dica io di qual specie sono,altrimenti che divertimento c'è?) magari qualcuna si metterà a metà tanto per pensare ad altro o perchè (sempre per il senso del pericolo..) è più sicuro, lo sguardo stà al suo posto e anche l'imbarazzo,o semplicemente perchè preferisce parlare guardandovi negli occhi ..insomma qui si va sul dfficile rassegnatevi e vi prego di nuovo, niente ansie! che se mi siedo vicino a voi magari è semplicemnte perchè gli altri han già preso posto,lo schermo del cinema si vede meglio,ho gli spifferi d'aria se stò vicino alla porta o ecc. ecc...forse;)
Detto questo credo che dovrete godervi un po più di avventatezza,o almeno cercare di compensare la nostra quando manca e il nostro l'istinto di autoprotezione che molte chiamano timidezza ci lega le mani.Alla fine se ragionaste un po più come i fuchi,si sà che rischiano la vita però se gli va bene fanno baldoria sul carro reale dell'ape Regina e l'ape Regina sveglia,sà quando le conviene mostrarsi senza pungere,che una regina senza re,si stancherà prima o poi di chidere allo specchio chi è la più bella del reame ..se a risponderle non ci saranno mia gli occhi che desidera.
Prima di salutarvi (spero non per molto anche se temo che la scheda video del mio pc abbbia deciso di fare vacanza..)volevo pregarvi di essere magnanimi con la scrivente, che io stà settimana ho già sfidato abbastanza il senso del pericolo tornando nel "castello"del lupo,castello sui cui muri cè ancora spalmato qualche etto del mio cuore e quintali di parole giorni ricordi..però l'avventatezza mi ha consentito di scoprire che questo capuccatto rosso non ha più così paura del lupo e che il cuor e pesa meno, forse perchè si è deciso a svuotarsi un po e a farsi "un po di posto" direbbe il Liga..(e lo so che posto vuoto ce ne stato e ce ne sarà ,adesso tutto stà a scegliere decentemente a chi darlo)
Un piccolo appunto a Babbo Natale (sono prolissa lo sò ma se vi annoiate potete cambiare canale):caro Babbo Natale, nella lettera ti avevo scritto che desideravo un invito al cinema in un cinema piccolino, di metà settimana un po sorpresa da scartare, una passeggiata sotto un portico e una cioccolata calda, senza nulla di scontato , senza tante angosce,con un lui che non portasse profumi odiosamente forti e firmati, e che mi piaceva tanto l'idea di poter tenersi sotto braccio e raccontarsi ..invece??invece??? m'accorgo che hanno chiuso il cinema Altino,il Mignon, mio padre ha portato a casa dal supermercato 4 scatole di "Ciobar" gusto fondente , ho ricevuto una telefonata alle 3 di notte da qualcuno,che non so cosa volesse, ma di sicuro non mi chiamava per tenermi sotto braccio e chiaccherare..quindi?insomma Babbo Natale !??guarda che la gente si lamenta di quello che dico ma non di come scrivo, sono sempre abbastanza chiara, quindi ti prego ..impengati un po di più o almeno.. fà la cortesia di metterti gli occhiali quando leggi.
Aforisma del w en ,gratis per tutti:"L'uomo che rasenta il prorio muro..non avrà occhi per l'alba" Alda Merini
Amen.

Monday, January 01, 2007

2007.. SOTTOVOCE

Credo che la parola simbolo di questa appena trascorsa notte di inizio 2007(0 fine duemilasei come preferite)sia..
SOTTOVOCE.
Sottovoce .. iniziando dall'ironica sorte che con un malanno di stagione la voce me l'ha rapita davvero, così che non ho potuto far altro che sussurrare per tutta la serata..sottovoce un po per il fatto che i miei capodanni sono sempre un po controcorrente:perchè per tradizione li si associa sempre al dire o al fare qualcosa di sopra le righe, mentre io credo di esere sempre stata anticonformista da questo punto di vista, infatti alla notte dell'ultimo non regalo mai nessuna mia parola o azione troppo ecessiva (si intende parole o azioni che contano..non mi privo certo di quattro salti goliardici con le mie donne) non certo per partito preso...ma perchè preferisco godermi il nuovo di quello che sarò dal giorno dopo, senza nulla regalare agli strascichi dell'anno prima, godendomi il divertimento e lo spettacolo della nottata, tenendo però al sicuro un parte di me.
Sottovoce voglio ringraziare la mia guerriera bionda per quella capcità di inutire la mia timidezza in certi frangenti e le mie cose "non dette" come solo lei sà fare ; ringraziare la guerriera vichinga per il suo maneggiare ai fornelli allegra con il suo rosso in mano che per un attimo mi ha fatto dimenticare che dovrò sopportare la sua assenza per altri sei mesi.
Sottovoce e sorridendo a "qualcuno" che mi ha detto "scrivi cose migliori di quelle che dici" rispondo che che per dire certe cose mi è sempre mancata.. la parola, forse la sc rittura è un po una furba vigliaccheria, è un vetro smerigliato..non sei obbligata a sostenere lo sguardo di chi ti legge..(non subito almeno); volendo poi c'è anche un altra chiave : Oscar wilde diceva "Le donne sono IMMAGINI, gli uomini sono problemi:se volete cercare di capire una donna (ed è sempre una cosa pericolosa..)dovete GUARDRLA..non ascoltarla" .
Nel mio caso spesso (come ho già detto) spesso chi guarda..non vede,ma io non mi ritengo affatto un rebus così complicato.
Sottovoce saluto questo 2006 che invece è stato per me un anno "urlato" a far coesistere, dentro i miei 50 Kg, i famosi "gazzella e felino" che hanno avuto tanto spazio nei post precedenti,un anno urlato di inquietudini e scoperte e intuizioni che mi han dato e tolto parecchio.
Ora sono qua seduta al pc con i piedi indolenziti per i tacchi di ieri,un bel po di sonno da recuperare ,magari assieme alla voce (ti prego Befana!lo chiedo alla Befana perchè è la prossima che arriva e sperando che da donna sia solidale....)un po di malinconia per l' amica che parte mista all' allegria incamerata nelle ore passate assieme, un po di confusione di sensazioni, sentimenti, pensieri,cose dette e non dette,che mi spaventano..ma mi danno anche la certezza che (care le mie donne non so se dovete gioire o spaventarvi..) il 2007 non sarà un anno noioso.
La colonna sonora di capodanno non ha attirato la mia attenzione(o forse ero distratta..), l'unica canzone che ricordo è passata alla fine....quando il più della gente se n'è andata, l'orologio segna le 5,la stanchezza si fa sentire e la ciurma fa l'ultimo ballo, tu sei seduta e hai voglia del tuo letto pulito e dell'anno che verrà ma frughi tra le tasche e trovi pensieri che ti porterai anche domattina..alla fine ti lasci l'anno vecchio alle spalle,ti resta nelle orecchie una canzonetta,ma per una volta passi..e poi Vasco è sempre Vasco..e allora.."REWIND" ....!!!!!!!!!!!
il testo stavolta però non lo metto, perchè siamo in orario fascia protetta...