Sunday, May 27, 2007

Cappuccetto rosso

Non dite che almeno una volta nella vita non avete pensato "bruci la città"
Voi tutti avete solo due occhi,
e per guardare me.. non vi bastano.
Ma io vi perdono.
Ho deciso che mi vestirò più spesso di rosso.
Potrò confondermi con cappuccetto rosso,avrò di nuovo una nonna a cui portare ciambelle mangiandone qualcuna per strada; avrò un bosco per annusare i fiori, per perdermi e far preoccupare qualcuno quando tardo a tornare.
Avrò anche un lupo con cui giocare a nascondino.
Devo innamorarmi di qualcuno che abbia ancora voglia di giocare..o sento che crescerò.
Sarà una tragedia.Potrei morirne.
Ma è così dannatamente difficile:
perchè la maggior parte di voi è troppo cresciuta.
Dovreste rileggervi "Il piccolo principe" così capirete,
e quando vi chiederò di disegnarmi una pecora..
sarete in grado di farlo seriamente,con cura,senza ridere.

"..Bruci la città e viva nel terrore
nel giro di due ore svanisca tutto quanto
svanisca
tutto il resto.
(omissis)
Muoia sotto a un tram
più o meno tutto il mondo ,
esplodano le stelle esploda tutto questo
muoia quello che..
e altro da noi due
almeno per un poco ..
almeno per errore.
(omissis)
...io vorrei darmi da fare
forse essere migliore
farti scudo con il mio cuore
da catastrofi e paure
io non ho niente da fare questo e quello che so fare..."(da Bruci la città-I.Grandi)

Tuesday, May 15, 2007

CORDE RUBATE

Sabato notte:concerto interrotto da brevi letture.
L’idea è piacevole,ma sono poche le letture apprezzabili quanto la musica del gruppo che si esibisce,il genere può piacere o nò,è soggettivo,ma strumentisticamente parlando io la trovo notevole.
Ma io mi concentro sulle letture :subodorando il tutto mi convinco che sia il saper leggere di alcuni autori dei pezzi a fare la differenza,rendendone piacevoli alcuni e insignificanti altri ..poi ripercorrendo mentalmente alcune righe appena narrate, mi accorgo che la considerazione d’inizio è valida solo in parte:il primo pezzo vuol essere erotico noir..forse è quello che ho apprezzato di più,ma non apprezzo i parallelismi comuni tipo”bocca”frutto carnoso” e un tripudio di sudore e fremiti nella descrizione.Non stò dicendo che saprei fare di meglio,solo che “bocca frutto carnoso” e una cascata di descrizioni di fremiti sudati non mi dà alcun brivido erotico mental letterario.Mi sento un po in competizione,io che saprei fare dopotutto?arrangio una sfida immediata e segreta con me stessa,gli amici sono sparsi io stò poggiata alla colonna in questo locale scuro,voglio proprio vedere la mia testa cosa riesce a creare qui ora senza tempo per elucubrazioni poetiche..ecco la parola di partenza è CORDE:
la mia mente và alle corde ,sale sul palco le strappa dallo strumento schiavo della musica,le vedo attorno ai suoi fianchi ed ai miei, morbide..nessuno gioco di forza, solo il pensiero di qualcosa che lega perché c’è nascosto il desiderio di tenere vicino qualcosa che viaggia parallelo..
corde ad annullare spazio e distanza tra me e lui fatti di mille perché sui quali non c’è tempo di indugiare ..ho aperto con gli occhi un varco sul suo petto a carpire ciò che con gli occhi e con le orecchi non vedo e non sento..ma è uno squarcio virtuale di sensazioni e pensieri..sono occhi che osano battaglia..morbide le corde attorno all’oggetto dei desideri..abbastanza strette per sentire il profumo ma non troppo strette da soffocarne l’essenze.Per un attimo l’illusione di annullare le paure i costumi di scena..Cadono le corde a terra senza nessun rumore si dissolvono tra il frastuono della musica,un amica che mi sussurra qualcosa all’orecchio,alzo un braccio a toccare la distanza tornata nebbia ho gli occhi stanchi e il respiro affannato..ho rimesso addosso il mio costume di scena..la colonna su cui m’appoggio mi sorregge ancora
.Tutto tranquillo tutto normale.Nessuno si è accorto di nulla,io non ho nemmeno cambiato espressione.Sorrido a me stessa.. quasi soddisfatta..forse la sfida è superata..se l’avessi letto sul palco non vi sareste addormentati.
Ma io non ho il ruolo della protagonista in questo spettacolo,le letture a me stessa non sono mai indolori o privi di conseguenze,quindi trovo elegante tenervi salvaguardati,almeno un po’..

Sunday, May 06, 2007

RIVOLUZIONI E COSCIENZA

ANELLO MANCANTE ( di C.Consoli)
"Prima luce del mattino ti

ho aspettato cantando a bassa voce
e non è la prima voltati ho anche seguita con lo sguardo
sopra il tavolo e tra i resti del giorno prima e tra le sedie vuote
qualcosa nell'aria suggeriva
in fondo non c'è troppa fretta
mentre accarezzavo l'idea delle coincidenze, raccoglievo segnali
Spiegami cosa ho tralasciato

è quell'anello mancante la fonte di ogni incertezza
spiegami cosa mi è sfuggito

Prima luce del mattino
quanti sforzi inauditi per tollerare preconcetti e maldicenze
qualcosa nell'aria suggeriva
in fondo non c'è troppa fretta
mentre accarezzavo l'idea delle coincidenze

Spiegami cosa ho tralasciato
è quell'anello mancante la fonte di ogni incertezza
spiegami cosa mi è sfuggito
è quell'anello mancante
voragine che divora e non restituisce
Spiegami cosa ho tralasciato

è quell'anello mancante
voragine che divora e non restituisce
Divora e non restituisce"

Senza che vi sforziate troppo ,vi risparmio la fatica,lasciate perdere non capireste, non cercate di unire date eventi e persone,non c'entrano ex, non c'entrano amanti,fatevene una ragione,non cercate colleganze,prendereste un fiasco.C'entra tutto ciò che non dovrebbe nemmeno aver preso la mira della mia testa,a volte con una spina nella testa si fà una rioluzione.
Chiedo scusa solo ad un amico (Fosco)se oggi(domenica)ho risposto con un sms truce e deprimente.
Aforisma del w end
"La coscienza e la viltà sono in fondo identiche.
La coscienza è la marca depositata della ditta,ecco tutto." (O.WILDE)

Tuesday, May 01, 2007

PAPAVERI,PAPERE E.."L'IMPORTANZA"

Forse qualcuno mi troverà una donna che si lascia affascinare dal semplice,ma io invece me ne vanto:credetemi..è un saper vedere il meraviglioso.
Il sole tramonta sul collo abbronzato e sinuoso di un ragazzo,il collo di un uomo può essere solo un collo,o può essere una duna di sabbia su cui far scivolare le labbra,il corrimano prezioso di una scala verso la stanza segreta del castello, una mappa cifrata verso il tesoro,la linea sinuosa che conduce a mille risposte per mille domande.In altri casi è solo un collo.
Guardo dal finestrino durante il ritorno in auto: stò aspettando che mi sorprenda una distesa di papaveri nei capi; non devo aspettare molto,ad un tratto ne compare una moltitudine confusa tra il verde delle spighe, accanto una casetta di campagna:
è un immagine che ha per gli occhi lo stesso effetto dell’olio di mandorle dolci sulla pelle secca dopo il sole.
Questò w end ho riflettuto molto sulla parola IMPORTANZA,sull’essere importante per se stessi e per gli altri,ho riflettuto molto sulle mie debolezze.Per molto tempo ho sempre ammirato chi riusciva a trovare una propria dimensione,chi ci riusciva più degli altri tipo godersi e desiderare spesso tempo per stare con se stessi (non intendo star soli come senza un uomo e una donna,intendo stare senza la compagnia di amici,persone ecc..) tipo gli amanti del cinema da soli,del viaggio da soli,del passeggiare da soli ecc ecc…non ho mai ritenuto che queste persone fossero migliori o peggiori di me ma che amassero molto se stesse,che avessero dentro molte riserve per se stesse da far loro sentire meno il bisogno degli altri: così che ho temuto che l’unica spiegazione fosse che io invece non mi amavo abbastanza o che dentro avessi meno riserve di serenità e curiosità,ma sono giunta alla conclusione che non è in questo che mi diversifico da loro.
Il motivo per il quale io amo stare con me stessa ma non più di quanto ami stare con gli altri è questo:
io mi conosco bene (non del tutto ,ma comunque bene ..) e ho una quasi spietata capacità di autoanalisi; rimanere a contatto con me stessa significa ogni volta toccare punti più intimi della mia testa ,un po come quei discorsi seri che fai con l’amica del cuore..sono sempre impegnativi, richiedono energia emotiva, non sai mai dove ti portano..così mi preferisco affrontarmi a piccole dosi, mi prendo e mi siedo con me stessa ma lo faccio con rispetto e prudenza quando sento che ci vuole,quando ne ho bisogno..ciò non significa che mi amo di meno.
Così mi godo il mio libro seduta sul letto senza temere il rischio che la testa mi porti lontano,ma quando apro il libro lo faccio invece già cosciente che può darsi che si riveli un viaggio lungo e che finisca con pensieri nuovi o ricordi vecchi o nuove scoperte o nuovi entusiasmi o nuove paure.
Per quanto riguarda l’essere importante per gli altri,è una debolezza che coninvolge un po tutti in diverse forme e maniere..un serpente nella testa che ogni tanto inizia a muoversi ,talvolta lo fa in maniera dolorosa se l’altra parte non ci dà modo di nutrirlo:a volte il soggetto da cui pretendiamo importanza lo scegliamo ostico,così che il tutto diventa più faticoso(poi a noi donne ,diciamo la verità., piacciono particolarmente le cose complicate, sono in queste che diamo il meglio di noi stesse..)anche per questo è buona regola aver qualche riserva dentro noi stessi.
Poi ogni tanto si è talmente presi a cercare di essere importanti che ci dimentichiamo d dirlo a coloro che lo sono per noi.Io sono una delle peggiori in questo senso per me dire certe cose è come uscire dalla trincea.Lo so vi sembra impossibile visto che vi frantumo le palle con tutte le cose che scrivo,però è così.
In compenso riesco ad essere abbastanza irrazionale e istintiva da andare su tutte le furie per un motivo che all’apparenza riesco anche a giustificare con discrete arringhe(deformazione professionale…)ma voi non fatevi ingannare,mandatemi pure a quel paese perché l’unica spiegazione a certi colpi di testa è semplicemente che non riesco a dire a chi in quel momento dovrei:
”SEI IMPORTANTE”.
Notte a tutti .